La gestione efficace di un club di calcio dilettantistico

La gestione di un club di calcio dilettantistico appare spesso complicata. Lo è perché ci si sente abbandonati e non considerati da nessuno. 

La prima, e molto diffusa, reazione è quella di incolpare gli altri. Prendersela con enti, club concorrenti, famiglie dei tesserati o con gli sponsor locali che non ci supportano.

La verità è ben diversa. Quando non veniamo considerati, il problema siamo noi.

Evidentemente non abbiamo un progetto ben pianificato, attrattivo e con visione al futuro.

Per raggiungere lo “status” di club di calcio innovativo, e quindi interessante agli occhi di tutti, sono sufficienti pochi pilastri su cui iniziare a lavorare. Non è un processo che si conclude in una settimana, ci vogliono anni ma i primi risultati si possono raggiungere molto prima. 

In questo articolo faremo proprio questo: organizzeremo i primi passi per ottimizzare il lavoro di pianificazione strategica di un club di calcio dilettantistico.

Struttura Organizzativa

Non possiamo presentarci bene verso l’esterno senza avere una struttura organizzativa chiara e definita. Dobbiamo farlo innanzitutto per noi stessi, per avere un’idea precisa di chi deve fare cosa. 

Spesso si vedono allenatori avere mansioni al di fuori delle loro responsabilità o direttori sportivi invadere il ruolo dei tecnici. 

Se dal primo momento non c’è chiarezza, nasceranno presto incomprensioni e malumori favorendo il declino immediato del club.

La struttura organizzativa deve essere chiara a tutti e soprattutto flessibile e capace di adattarsi agilmente alle esigenze del club in continua evoluzione.

Questo significa che, dirigenti preparati devono saper accogliere gli imprevisti e i cambiamenti attraverso una revisione costante della struttura societaria e della propria pianificazione.

Il team dirigenziale del club deve essere composto da membri competenti che abbiano una visione chiara del futuro e delle sfide che potrebbero incontrare.

È proprio il quadro dirigenziale che ha il compito di coordinare il personale del club per garantire una gestione funzionale delle attività

Deve definire gli obiettivi e le strategie a breve e a lungo termine tracciando la direzione per tutti collaboratori.

Ruoli e responsabilità dei collaboratori

Come già detto, ogni componente del club deve avere una funzione chiara da svolgere nel rispetto delle funzioni altrui. 

Questo aspetto deve essere parte integrante di un flusso collettivo di persone che operano per il bene dell’intera organizzazione. 

Non devono emergere egoismi, bisogna lavorare per elevare il club come eccellenza tecnica ed economicamente sostenibile.

Per riuscire in questo intento, ogni ruolo deve essere definito in modo chiaro e conciso, con precise indicazioni sulle aspettative e le responsabilità. 

Questo passaggio garantisce il rispetto dei ruoli che spesso viene meno e causa negatività nell’ambiente.

Oltre alla comunicazione chiara dei ruoli e delle responsabilità da parte del club, anche i singoli collaboratori devono possedere trasparenza nell’esprimere i propri punti di vista e pareri. 

Se un collaboratore non si sente a proprio agio con una determinata mansione, deve invece sentirsi libero di poterlo comunicare sapendo che dall’altra parte sono presenti persone del quadro dirigenziale pronte ad ascoltarlo e supportarlo.

Questo piccolo elemento rappresenta un grande valore per un club: l’apertura all’ascolto favorisce un ambiente sano.

Infine, abbiamo l’ultima caratteristica correlata ai ruoli: la responsabilità dei risultati. 

Ogni collaboratore deve prendersene carico e saper analizzare il proprio lavoro in base agli obiettivi raggiunti e a quelli mancati. 

Il cambio di cultura necessario prevede un approccio costruttivo in questa fase. Analizzare i risultati non significa valutare la persona. Significa valutare i processi e le azioni eseguite e come poterli migliorare per innalzare il livello del singolo e del collettivo.

Pianificazione a breve e a lungo termine

La pianificazione a breve termine riguarda la definizione di obiettivi realistici che possono essere raggiunti nell’arco di sei mesi o un anno. 

Parliamo di obiettivi come il miglioramento delle infrastrutture del club o la creazione di relazioni con altre società o enti. 

Con gli obiettivi a lungo termine stiamo parlando, invece, del futuro più corposo del club. Si tratta di un’evoluzione che richiede focalizzazione e pazienza.

Ci riferiamo a obiettivi come l’aumento della visibilità del club, la costruzione di squadre competitive, la creazione di una propria metodologia o lo sviluppo di un network di valore.

Le due pianificazioni, a breve e a lungo termine, non devono però essere viste come separate. La pianificazione a breve termine è integrata con gli obiettivi a lungo termine. Sono i singoli mattoni per la concretizzazione di un piano da cinque e oltre anni. 

Inoltre, spesso si commette l’errore di realizzare documenti di pianificazione estremamente rigidi e incapaci di adattarsi alle evoluzioni, spesso imprevedibili, del settore.

Al contrario, dobbiamo essere capaci di garantire sempre soluzioni alternative ai nostri piani senza intaccare gli obiettivi a lungo termine. 

Pianificazione finanziaria per il futuro del club

La prima cosa da fare è stabilire un budget realistico, che tenga conto delle entrate e delle uscite del club. 

Questo primo passaggio è spesso sottovalutato e si pensa di aver bisogno di molti più soldi di quelli che già si possiedono per far crescere il proprio progetto. 

Questa valutazione nasce perlopiù da sensazioni e non da un reale studio dettagliato dello scenario in cui si opera e degli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Ogni investimento che si intende eseguire, ha bisogno di un report chiaro sui benefici e sui ritorni economici che ne derivano. Questa modalità di agire ci garantisce di essere credibili anche di fronte a coloro che potrebbero supportare il club con sponsorizzazioni o donazioni. 

Uno dei motivi per cui i club di calcio dilettantistici sono finiti nel dimenticatoio delle persone con disponibilità economica per poterli supportare, è proprio l’incapacità di dimostrare il buon utilizzo dei fondi.

Spesso viene giustificata la necessità di avere maggiore denaro per investire nel club con banali dichiarazioni come “dobbiamo acquistare attrezzatura nuova”, “dobbiamo pagare le utenze” o “vogliamo fare un divisa nuova”.

Ma per attirare investitori di qualità è necessario essere credibili e innovatori. Presentare loro un programma di crescita a lungo termine.

Ecco che entrano in gioco gli obiettivi a breve e a lungo termine definiti in precedenza. Giustificare i nuovi investimenti in correlazione con tali obiettivi ci renderà credibili e sarà più facile accedere a nuovi fondi.

L’ultimo punto fondamentale della pianificazione finanziaria è la distribuzione dei fondi. È necessario definire le priorità di spesa in base agli obiettivi prefissati.

Strategie per aumentare le entrate economiche

Una delle prime strategie da adottare è quella di sviluppare un’immagine di marca forte e riconoscibile

Questo può essere fatto attraverso l’adozione di un logo accattivante, moderno e facilmente riconoscibile, la creazione di una presenza online solida e la promozione del club attraverso i canali social. 

Un’immagine di marca forte può attirare l’interesse di sponsor e potenziali investitori.

La sponsorizzazione è un’altra strategia utile per aumentare le entrate. 

È però diventata un’opportunità sempre più rara. Ma per quanto si possa pensare che sia solo per via della riduzione di attività commerciali in grado di destinare fondi alle attività sociali come una società di calcio dilettantistica, la verità e che la responsabilità è divisa al 50% con i club che sono incapaci di dimostrare il valore e il potenziale del loro progetto in termini di visibilità e impatto territoriale.

Le aziende e gli imprenditori sono sempre alla ricerca di canali capaci di veicolare il loro brand agli occhi di migliaia di persone in target.

Desiderano promuovere il loro marchio e sono pronti a offrire finanziamenti, attrezzature sportive, servizi di marketing e altro ancora in cambio di visibilità della lora azienda. 

Un’altra strategia per aumentare le entrate è quella di organizzare eventi sportivi e non.

Questi eventi possono attirare la partecipazione della comunità locale e fornire entrate aggiuntive per il club attraverso attività commerciali. 

In questo modo si favorisce una percezione del brand di maggior valore. 

Il club potrebbe, inoltre, creare una serie di programmi di membership che offrano vantaggi esclusivi ai membri, come sconti sui biglietti per le partite o sul merchandising. 

Questi programmi possono essere una fonte di entrate costante per il club.

Selezione e formazione del personale

Non è solo importante selezionare persone competenti ma anche in linea con il nostro progetto e i nostri valori. Questa dovrebbe essere la prima caratteristica.

Ricordiamoci che è sempre possibile formare internamente collaboratori mentre è quasi impossibile modificare i loro valori. 

Anche i collaboratori più esperti e competenti hanno comunque la necessità di essere coinvolti nella formazione costante. Viviamo in un settore che non si ferma mai e soprattutto in cui non esiste una formula magica o un modello vincente.

Saremo sempre alla ricerca di nuovi input capaci di stimolare nuove idee che modifichino il nostro modello di lavoro. 

Ecco perché risulta fondamentale garantire un percorso di formazione interno costante, stagione dopo stagione. 

Questo può includere corsi di formazione, stage, mentoring da parte di professionisti esperti e team building.

Relazioni esterne

Collaborare con altre organizzazioni e autorità locali può portare a una maggiore visibilità, a un maggiore sostegno finanziario e a una maggiore partecipazione della comunità.

L’organizzazione di eventi comuni con altri club, come tornei o experience, consente di ridurre il carico di lavoro, le spese, di rendere partecipe una più ampia fetta di comunità locale e attirare più facilmente l’attenzione di potenziali investitori. 

Queste partnership promuovono il calcio dilettantistico. 

Sono presenti anche altre tipologie di relazioni esterne, come per esempio quelle con i tifosi o con gli sponsor.

Si pensa spesso che per avere tifosi bisogna essere un club professionistico. Ma i tifosi si costruiscono con iniziative di valore rivolte alla comunità locale. 

Dopo una serie di attività di questo tipo, molte più persone seguiranno con affetto l’andamento del club e saranno stimolate a partecipare attivamente alla vita societaria.

Queste persone non sono altro che nuovi tifosi.

L’ultima relazione esterna che vediamo è quella con i media. Questi canali sono importanti per aumentare la visibilità del club e la sua risonanza nella comunità. 

I contenuti media, come le interviste o gli articoli, sono contenuti che, sommati alla qualità del nostro progetto e alla pubblicazione sui nostri canali social, rendono il club diffuso in più ambienti e quindi con maggiore capacità di raggiungere nuovi utenti.

Presenza online

In un’epoca in cui la presenza online è fondamentale, l’utilizzo dei social media e di altre piattaforme digitali può rappresentare un vantaggio competitivo per un club di calcio dilettantistico.

Questi strumenti consentono al club di raggiungere un pubblico più vasto e di creare un legame più forte con i tifosi e la comunità locale.

Oltre ai canali tradizionali come Instagram o Facebook, è possibile attivare piattaforme che consentono la trasmissione in diretta delle partite o degli allenamenti. 

Tanti genitori che finiscono tardi al lavoro, apprezzerebbero molto il poter vedere il proprio figlio o la propria figlia giocare grazie a una live streaming su Twitch o su YouTube. O magari riguardare insieme gli highlights la sera sul divano. 

Sono piccole iniziative, oggi anche molto accessibili da un punto di vista economico, che però consentono un salto di qualità enorme per l’esperienza del proprio cliente, ovvero l’atleta e la sua famiglia.

Questo è solo un piccolo esempio di come il mondo web può garantire una crescita esponenziale a un club di calcio dilettantistico.

Come parto a pianificare?

Raccolte tutte queste informazioni su cosa inserire all’interno di una pianificazione a lungo termine, possiamo intanto partire evitando di fare un errore: pensare di attivare tutto quanto abbiamo detto all’interno di questo articolo già da domani.

I primi passaggi sono:

      • creare una mappa con tutte le aree da sviluppare

      • identificare gli obiettivi da raggiungere a breve e a lungo termine 

      • elencare le azioni da compiere per raggiungere gli obiettivi

      • assegnare le mansioni e le responsabilità al team

      • monitorare con frequenza l’andamento

      • modificare i piani in base ai dati raccolti dal monitoraggio

    Un passo alla volta il tuo club prenderà la forma che tu e il tuo team desiderate.

    Armati di pazienza e di grande determinazione perché il processo, fortunatamente, è lungo e sfidante. 

    E se hai bisogno di aiuto, noi siamo sempre qua.

    Ci sentiamo presto.

    Team Lumios.

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